Royal Mail Steamer
TITANIC

Modello costruito dal socio A.N.VO. Duilio Curradi - Varese - Tel/Fax 0332 I 23.16.14
Estratto dal servizio completo sulla costruzione di questo modello pubblicato da "Tuttomodellismo" - n. 17 - Maggio 1995

Una nave, una storia, un mito, un modello
Biblioteca di Daverio (VA)
4 e 5 marzo 2000

 

Il mare, le navi, i viaggi, le terre lontane, le avventure, hanno esercitato sempre un grande fascino. Ma nessuna nave, nessun episodio accaduto sul mare, ha mai inciso nell'immaginario collettivo come il Titanic.

Siamo nel 1908. La White Star Line decide la costruzione di due navi, cui farne seguire una terza: la classe Olympic. Queste navi devono offrire lusso, velocita e sicurezza per competere con il Mauretania ed il Lusitania della concorrente Cunard. La costruzione è affidata ai cantieri Harland & Wolff di Belfast.

Nel marzo del 1909 viene impostato il Titanic. Il nome è importante e sembra adattarsi perfettamente all'imponente mole del transatlantico che sta nascendo. Nessuno pensa al romanzo "Futility" dello scrittore americano Morgan Robertson pubblicato 14 anni prima. Vi si racconta di una nave, il Titan, le cui caratteristiche tecniche (dimensioni, potenza, velocità, numero di passeggeri, numero di eliche, addirittura numero di scialuppe) sono incredibilmente simili a quelle del Titanic.
Ebbene, nel romanzo il Titan urta contro un iceberg in un freddo mese di aprile. Affonda rapidamente Le scialuppe non sono sufficienti ad accogliere tutti i passeggeri ed elevatissimo è il numero delle vittime.

L 8 aprile 1912 il Titanic lascia il porto di Southampton pavesato a festa. A bordo ci sono 2200 persone fra le quali la "creme" della società dell'epoca. Dal lusso dei ponti superiori, alla elegante seconda classe, attraverso la più modesta terza classe destinata agli emigranti, giù giù tino ai locali caldaia dove sudatissimi fuochisti infornano carbone e scaricano ceneri ardenti, il Titanic può ben raffigurare la stratificazione della società del tempo.
La nave impersona l'orgoglio di un'epoca, la fiducia eccessiva nelle possibilità della tecnica, la presunzione di infallibilità: è infatti ritenuta da molti "inaffondabile"

Il Titanic dirige verso New York. La velocità è di 20,5 nodi. A bordo si intrecciano feste, speranze, illusioni. Il mare è calmo. La temperatura molto bassa. Sono le 23.40 del 14 aprile 1912. Improvvisamente scoppia la tragedia. Le due vedette in coffa scorgono un iceberg dritto di prora a soli 400 metri di distanza. L'allarme, la disperata accostata a sinistra e il tentativo di rallentare la corsa portando i telegrafi di macchina indietro a tutta forza.
La nave ha appena iniziato l'evoluzione verso sinistra, quando con la carena struscia contro la parte immersa dell'iceberg. Nell'urto, fra le lamiere danneggiate si aprono numerose vie d'acqua che interessano ben cinque compartimenti stagni. Troppi perché la nave possa rimanere a galla.

L'ordine di abbandonare la nave è impartito dopo solo mezz'ora dalla collisione. I passeggeri, dapprima increduli, cominciano di malavoglia a salire sulle scialuppe che si allontanano, almeno all'inizio, solo parzialmente cariche. La nave immerge sempre più la prua tino a sollevare dall'acqua l'intera parte poppiera. Alle 2.18 del 15 aprile e, con un forte boato, si spezza fra la seconda e la terza ciminiera. La prua precipita verso il fondo e la poppa, dopo una parziale rotazione, la segue. A bordo ci sono ancora 1500 persone.


Settantatre anni dopo, nel settembre dell 985, una spedizione scientifica franco-statunitense ritrova il relitto. Il Titanic, spezzato in due tronconi, giace a 4000 metri di profondità in un punto situato a 49°56' di longitudine Ovest e 41°43' di latitudine Nord.

La costruzione del modello, decisa nel 1986, fu preceduta da una accurata ricerca di documentazione per rispettare, oltre alla fedeltà della riproduzione, l'originaria particolarissima atmosfera della nave. Il modello è infatti completo di arredamento interno in tutti i locali dei quattro ponti superiori

Il modello, dopo accurati rilievi fotografici degli interni, è stato sigillato ed è stato finito esternamente. Non è perciò più possibile vedere gli innumerevoli e perfetti particolari contenuti all'interno della nave se non attraverso i minuscoli oblò, con l'unico risultato di ammirare... una bellissima pianta in primo piano che nasconde tutto il resto dell'arredamento.
A prima vista la decisione di chiudere per sempre il modello può sembrare avventata e incomprensibile, ma il modellista ha avuto delle motivazioni profonde, dettate da quella stessa eccezionale sensibilità che lo ha portato a ricreare in piccolo questa testimonianza di un glorioso passato.


Ma lasciamo alle parole stesse del modellista la spiegazione di questa scelta.

"Lo so. Può sembrare una follia. Quanti amici e quanti modellisti mi hanno detto che è impensabile fare tutto questo lavoro per poi chiuderlo definitivamente. Innanzi tutto esistono ragioni tecniche; il modello è in legno ed il legno si deforma, il modello non può essere lasciato aperto perché sarebbe uno strano "coso" del tutto diverso da una nave, non si può continuare ad aprire e chiudere i ponti senza provocare seri danni, non si può montare il sartiame, i tiranti delle ciminiere, e tutto quello che da al modello l'aspetto "finito"

Ma c'è un motivo più profondo e, credo, più importante.
il Titanic rappresenta un mito. Nonostante il ritrovamento del relitto è ancora vivo il fascino che questa nave esercita. Non so se ho fatto bene ad andarci a frugare dentro: mi è piaciuto, mi sono divertito e, qualche volta, ho provato commozione. E sono proprio le emozioni il sa/e dei modellismo. Ma adesso basta. Ogni volta che apro il modello per farlo vedere a qualcuno mi sembra di sottoporlo ad un dissacrante spogliarello. Quando ho cominciato fare modelli "dentro " ho detto che volevo andare a cercare l'anima della nave. Ma ora voglio che l'anima del Titanic riposi in pace anche nella mia modesta realizzazione".


Caratteristiche tecniche del Titanic
Lunghezza fuori tutto 882' 9"
Lunghezza fra le perpendicolari 850' 10"
Larghezza massima 92' 6''
Dislocamento 52.200 t.
Stazza lorda 46.300 t.
Potenza motrici alternative 30.000 Hp
Potenza della turbina di B.P.16.000 Hp


A.N.V.O. Associazione Navimodellisti Valle Olona
Via Bernocchi, 10-21053 CASTELLANZA (VA) (dietro il Comune)
La sede dell'Associazione è aperta il primo e il terzo venerdì di ogni mese, agosto escluso, dopo le 21

TITANIC HISTORICAL SOCIETY
Per informazioni, adesioni, notizie su manifestazioni organizzate dal T.H.S. americano, ecc.
T.R.S. - Sezione Italiana - Dott. Paolo Taroni - Via Privata Altamira, 21 - 18100 IMPERIA
Tel. 0183-29.90.58 - Fax 0183-29.02.15

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